«Il tentativo è quello di sviscerare la faccenda da angolature diverse. Da fenomeno contemporaneo all’analisi sugli effetti sociali e psicologici, mantenendo il fine ultimo di scardinarne i meccanismi comunicativi. Versante in continuo divenire, inquadrato nell’istantanea coraggiosa di Addicted»
«A partire dall’introduzione, infatti, le serie TV vengono messe in parallelo-confronto con la letteratura scritta piuttosto che col cinema, a cui persone più stagionate come il sottoscritto le accosterebbero in maniera istintiva.»
Serie TV e cinema, due forme espressive da sempre strettamente collegate tanto da sviluppare una vera dipendenza fra piccolo e grande schermo. E proprio di questo legame si parla in Addicted – Serie TV e dipendenze, il libro da cui nasce l’idea per due serate all’insegna dell’audiovisivo, introdotte da Leonardo Gregorio, critico cinematografico (Alias, Pool) autore del saggio Le altre vite del cinema inserito nel libro Addicted.
Lunedì 29 Gennaio:
• Ore 20:30 – Proiezione del film La Casa, di Sam Raimi (1981)
• Ore 22:00 – Proiezione della puntata S01E01 di Ash VS Evil Dead.
Introduce Leonardo Gregorio
Lunedì 5 Febbraio:
• Ore 20:30 – Proiezione del film Fargo, di Joel e Ethan Coen (1996)
• Ore 22:15 – Proiezione della puntata S01E01 della serie TV Fargo.
Introduce Leonardo Gregorio
L’evento conclusivo di questa micro rassegna si terrà domenica 11 febbraio al MAT laboratorio urbano di Terlizzi, con la presentazione del libro Addicted – Serie TV e dipendenze.
La serata prevede talk e proiezione di spezzoni tratti da serie tv assieme alla curatrice del libro Carlotta Susca e al giornalista Michele Casella (Repubblica XL, Pagina99).
L’evento è organizzato da La Mancha e Collettivo Zebù.
Ingresso gratuito con tessera ARCI
«Un modo originale di trattare il tema: non solo come gli utenti sono dipendenti dalle serie ma come a loro volta le serie dipendono da fattori quali il budget, la musica, il finale, i riferimenti cinematografici.»
C’è sempre un buon motivo per parlare di Philip K. Dick, ma la recente uscita di Blade Runner 2049 e della serie TV Philip K. Dick’s Electric Dreams apre nuovi orizzonti di approfondimento e confronto.
Clicca qui per leggere l’articolo di Michele Casella pubblicato su Pagina99 del 20 ottobre 2017, una riflessione sul rapporto fra il mondo audiovisivo e l’opus di Dick, che coi suoi 44 romanzi e 121 racconti resta una miniera di potentissime suggestioni.
«Nell’opera dello statunitense è raccolta l’eredità della sci-fi classica – col suo stupore per la scoperta e lo sgomento dell’ignoto – ma sono perfettamente fissate tanto le inquietudini del contemporaneo quanto le visioni avveniristiche di un futuro sconcertante.»
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